IL SOGNO DEL TEMPO SOSPESO
PRESENTAZIONE Carta, carta pesta: Lucia Sanavio è una delle più note artiste che opera con la carta per costruire le sue immagini. Vi lascia anche le sue impressioni, la sua presenza. La carta, scelta quale materiale nobile e continuo nell’uso comune. La carta, scelta per la sua duttilità, per la sua possibilità di essere modellata, ispessita, avvolta. Carta, carta pesta: capace di ampliare le suggestioni nella scabrosità delle superfici, spandendo gli effetti di colore, incidendo la luce lungo il percorso. Scultura e pittura si fondono nella tecnica di realizzazione in queste opere di Lucia Sanavio. Bellezza e speranza, desiderio e dolore, si insinuano nella modellazione delle varie articolazioni rappresentative. La capacità dell’artista è di infondere in una materia così diversa, in una materia antica e così fragile, l’esito voluto. Una ricerca artistica ed un risultato artistico. Vi si aggiungono tocchi personali: pigmenti in oro, petali di rosa, smalti e colori a tempera. Uso di materiali che sottolineano la modernità della rappresentazione in dote e consumo anche oggi, nella nostra realtà attuale. Lucia Sanavio ci porta nel suo universo, concettualmente impegnato, spesso e materico, complesso ed assurdo, ma con una profonda verità e con le grandi potenzialità da vedere e da considerare in quella umanità così scelta e voluta, così vista e sentita, in modo tutto suo e personale, dall’artista. C’è anche la Natura. Fitta, ombrosa, bronzea. Un alternarsi di toni radiosi e cupi, di gravità e levità, un modo intenso ed efficiente affinché l’Arte – in corrispondenza con la Natura – possa accettare serenamente i sacri limiti imposti dall’alternarsi delle stagioni e dalle leggi della evoluzione, e ne canti, però e sempre, la struggente bellezza proprio nel suo perenne consumarsi. Perché l’arte, in quanto tale, ha bisogno di rinnovarsi insieme al trascorrere del tempo, nei vari concetti ed interpretazioni, per divenire eterna e far parte della storia della umanità. Immagini come bianchi volti femminili ed ornamenti di rose. Una preziosità quest’ultima che diviene parte dell’assetto compositivo lasciando l’osservatore in una sospensione assorta, unendosi poi all’idea dell’artista che ha voluto fissare sulla carta e tramite la carta lo svagato stupore che gli è rimasto del soggetto raffigurato: un grande silenzio, una sospesa profondità, un lungo dubbio che va dal piacere della vita sino al dolore della morte. Rimangono, e ci tengono in attonito pensare, le raffinate interpretazione di Lucia Sanavio, fermentate in una atmosfera vagamente surreale ed infine ricondotte ai grandi dubbi e ai vari sussulti della misteriosa, quanto irrisolta presenza dell’essere umano sulla terra. Dott. Giorgio Falossi critico e storico dell'arte
Dott. Giorgio Falossi [Critico e storico dell'arte. ]
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